Ciclabile Monza - Erba. Da Macherio a Briosco

Ciclopedonale Monza - Erba. Tragitto da Macherio a Briosco 10 km più il ritorno. In totale 20 km 

Oggi giorno di test. Dovevamo capire se eravamo in grado di percorrere una ventina di km senza essere eccessivamente affaticate. Direi che la Rizzo i km se li è proprio bevuti. 

R: si ammetto che oggi mi sentivo piuttosto in forma



Poi senza quella palla al piede della Maya. 
S: ehi fai la brava. 
R: e’ vero. E’ lentissima e poi bisogna caricarla che non ce la fa
S: non ci fare l’abitudine 
R: peccato
S: il tratto Macherio Briosco alterna tratti abbastanza isolati con passaggi residenziali. Un percorso vario. Abbiamo anche visitato siti di archeologia industriale 



R: si qui non mi hai fatto andare troppo in giro perché non ti fidavi. 
S: si un paio di foto e via



R: magari trovavo un topolino. 
S: con il freddo di stamattina dubito. Ma meglio così 
Abbiamo attraversato paesini interessanti ... carichi di storia mentre in altri sembrava di tornare indietro di quarant’anni




R: e per fortuna che c’ero io. Sai quante volte ti saresti persa?
S: beh ora non esageriamo. Un paio di svolte al ritorno te le sei ricordate tu lo ammetto. 


R: per fortuna ci siamo fermate a pranzo. Ci voleva. Abbiamo consumato un sacchissimo di energie. In cerca di topi e talpe che non trovavo ... ho visto anche delle galline
S: si per un attimo ho temuto 
R: non ero molto interessata. 
Ero più interessata al pranzo. Cibo sicuro, dispendio di energie zero. 


S: non ti sei fatta mancare niente 
La pausa al decimo km ha segnato il punto da cui abbiamo fatto dietro front per tornare all’auto. 
R: si perche’ finito di mangiare mi e’ venuto un po’ freddo. Temevo per il blocco della digestione.
S: a te? Che mangi anche i sassi! Ma finiscila. 


S: al ritorno abbiamo fatto un salto alla basilica di Agliate. Bellissima. Risalente al IX secolo 
R: si mi hai lasciata fuori! 
S: non ti posso portare in chiesa
R: facevi finta di niente. Non c’era nessuno




 S: sono stata dentro giusto 5 min. 
R: vabbe’ troppo. 

S: ti sei rifatta alla grande rotolandoti nella sabbia ... che quella del Lambro non so quanto sia sana


R: ho fatto le sabbiature per la camminata sai. 
S: ma se non hai avuto il minimo cedimento. 
R: prevengo ... io prevengo non si sa mai 

Ciclabile Monza - Erba

Oggi abbiamo percorso una parte della ciclabile che parte da Monza e arriva ad Erba. Noi siamo partite dal Parco di Monza e siamo arrivate più o meno a Triuggio attraversando il parco di Monza fino a Biassono per poi entrare nel Parco di Valle Lambro. Circa 15 km per 6 ore di uscita ... con le dovute pause


R: sta diventando un po’ un’abitudine eh ...io apprezzo ma siamo sicuri che tutto questo camminare faccia bene?

M: perché’ non dovrebbe? A me piace stare in giro ..

R: a te piace perche’ camminerai si è no un po’ più di un’ora

 
Con questa scusa che non ce la fai. 

M: mica è colpa mia. Io non ci salirei neanche su quel trabiccolo. Io starei sdraiata sul prato tutto il tempo. 

R: figurati. Sai che noia

M: insomma oggi abbiamo lasciato il parcheggio del parco e abbiamo percorso la strada che costeggia le mura fino a Vedano per poi entrare nella zona dell’Autodromo. 
Siamo arrivate fino a Costa Alta e qui ... piccola sosta caffè. 
R: si per fortuna con brioche!

M: che ovviamente tu hai apprezzato. 
R: e certo! Buonissima. 

M: finito caffè e brioche abbiamo ripreso verso l’uscita di Biassono. 
Qui la ciclabile prosegue tra sterrati e stradine. 

R: si qui la Simo qualche parolina l’ha lanciata per via del terreno “leggermente” dissestato 

M: finalmente ritroviamo parte del percorso con una situazione accettabile ... anche perché a quel punto io ero già a rimorchio. 


R: io ci provo sempre ad imbucarmi ma niente. 
Mi tocca camminare a me!
 
M: quante lamentele. Camminando camminando siamo arrivate a Macherio e poi oltre lungo il Lambro. Con paesaggi veramente belli ... per quello che potevo vedere ... perché annusare era impossibile





R: annusavo e camminavo io. Stai serena!

M: a parte qualche dislivello che ha messo alla prova la Simo, nel complesso la ciclabile si può fare. Abbiamo superato Gerno e siamo arrivate fino a Triuggio



R: vedi ... solo io cammino. 





R: la prossima volta faccio finta di svenire

M: ma se alla fine un giro te lo sei fatta anche te

R: ma per piacere!! Guarda dove mi ha messo la Simo! Sul tetto
E tutto per non disturbare te!

M: va come eri a tuo agio

R: a mio agio un corno. Ti farei provare a te. Tu dentro a russare come un leone. 
Però io ho annusato molto più di te. 

Tie’ 

Ciclabile sull’Adda da Brivio al ponte di Paderno

Da Brivio al Ponte di Paderno 
Circa 7 km (andata e ritorno 14km)

Questo è descritto come uno dei percorsi tra i più belli da fare lungo l’Adda. Noi non li abbiamo fatti tutti ma sicuramente racchiude sia interesse faunistico che storico. Qui e’ importante la presenza di anatidi di diverse specie anche se ancora presto per vedere le varietà di specie di cui gode questo posto. Inoltre e’ il tratto caratterizzato dagli studi di Leonardo Da Vinci e il suo traghetto ancora operativo. 

R: si ma ora parliamo noi eh. 
Dai Maya spara. 
M: perché non parli tu?
R: perché sei tu la studiata. 
M: mah... abbiamo lasciato Brivio in direzione Cassano d’Adda. La mattina si è presentata subito bella anche se il rimorchio mi mette ansia. 
R: ma va? Non ce n’eravamo accorte. 
M: mi fa sentire vecchia! Comunque lasciato il borgo di Molinazzo abbiamo percorso l’alzaia verso Cassano seguendo le placide acque del fiume. 





R: sotto il ponte di Brivio c’erano un sacco di volatili che hanno suscitato un certo interesse. 
M: si per fortuna per loro erano in acqua. 
Anche lungo il percorso, soprattutto all’altezza dell’oasi dell’alberone, sulla sponda opposta, c’erano cigni, svassi, folaghe, germani, cormorani, aironi cenerini e chi più ne ha più ne metta. 
R: la Simo ovviamente senza obiettivo adatto ahahah
M: hai sentito che rumore fanno i cigni che volano sull’acqua?
R: spaventosi. Uno ci ha anche soffiato contro. Io ho fatto finta di niente



M: e hai fatto bene che quelli non scherzano. 
R: se non ci doveva neanche provare a fare il furbo con me quel pennuto gigante. 
M: non era solo 
R: non importa. Che stia in acqua che è meglio per lui


Dopo circa 4 km arriviamo al traghetto di Leonardo. Li ci riposiamo un po’ 



R: dopodiché la Simo decide di mettere la Maya a rimorchio. Anche se riluttante e non capisco perché. Io mi sono dovuta fare 14 km a zampa senza sosta. Lei fa la schizzinosa. 
M: non mi piace
R: ma se ti addormenti dentro!




R: abbiamo zampetato parecchio fino ad arrivare alla centrale dell’Enel e poi fino al ponte enorme di Paderno
M: qui la Simo un paio di madonne le deve aver tirate perché c’è stato un po’ di dislivello e fondo sconnesso. Poi a risalire non dev’essere stata semplice. 


R: dal ponte abbiamo fatto dietro front e dopo qualche parolaccia siamo tornate sull’alzaia. Qui ci ha affiancato un signore con la macchina fotografica
M: si ci ha accompagnato per un po’ e ha dato un po’ di informazioni alla Simo su un certo Martino che pesca
R: ma noooo il Martin Pescatore! Un pennuto tutto colorato e difficile da fotografare. 
Si il signore non ci mollava più 

M: arrivati nei pressi di Brivio finalmente sono scesa da quel trabiccolo per entrare in pese con una certa dignità 

R: ma sai cosa glie ne frega alla gente
M: frega a me e comunque sono tutti curiosi. Guardano dentro per vedere. Fanno un sacco di domande

R: e’ vero. La prossima volta sai che si fa? Io sto dentro e faccio pena a tutti e tu fuori a tirare il carretto!